Osteopatia Americana Catania

Osteopatia Americana - Strain Counterstrain Catania

osteopatia americana catania

Osteopatia Americana - Strain Counterstrain Catania: cosa è?

Si tratta di una tecnica manuale di tipo osteopatico e verte sul riposizionamento neurologico passivo del corpo verso una posizione che possa garantire comodità. Presso lo studio a Catania del Dr Aloisio potrai sperimentare il trattamento che vi fornirà dei benefici immediati. La tecnica di Strain Counterstrain può essere applicata in tutto il corpo e non è invasiva: si tratta di un sovrallungamento nella direzione opposta all’errato messaggio di stiramento. Utilizzata fondamentalmente per riportare la forza nei muscoli.

È una delle specializzazioni della fisioterapia indicata per trattare delle patologie in campo muscolo-scheletriche attraverso esercizi e trattamenti manuali. Lo studio del Dr Aloisio, a Catania, lo sa bene e orgogliosamente crede che in un mondo sempre più tecnologico l’abilità di toccare il paziente con le mani acquista maggiore risalto perché i problemi legate a difetti posturali e infiammazioni sono sempre in aumento, serve pertanto affidarsi a un professionista capace di intervenire senza danneggiare ulteriormente la condizione del paziente.

In tanti ormai parlano e millantano di poter attuare la terapia manuale, ma in cosa consiste?

Si tratta di un approccio manuale attraverso una metodologia scientifica che riesce a garantire risultati misurabili, controllabili e soprattutto visibili. Il Dr Aloisio, nel suo studio a Catania garantisce la conoscenza adeguata in quanto certificato dall’ Istituto Americano Jiscs, per aiutare il recupero del paziente nel modo più veloce rispetto alla classica cura farmacologica. La terapia manuale agisce per risolvere problemi relativi a muscoli, ossa e nervi attraverso la conoscenza dell’anatomia umana, utile per curare traumi sportivi, contratture, tendiniti, attraverso tecniche diverse: dai movimenti passivi diverse tecniche di terapia manuale: Maitland, si tratta degli approcci più efficaci perché definito più come un concetto e non una tecnica, un concetto piuttosto dinamico, Mulligan, ovvero un trattamento incentrato sul riposizionamento passivo articolare associato al movimento attivo. E ancora, il metodo Kaltenborn, McKenzie, con diversi gradi di intensità per migliorare l’estensibilità dei tessuti, modulare il dolore e ripristinare l’articolarità. Il fisioterapista potrà scegliere – basandosi sull’analisi della postura – una o più tecniche legate alla terapia manuale: il trattamento delle catene miofasciali e dei compensi funzionali, osteoarticolari con l’utilizzo di mobilizzazioni e manipolazioni, la terapia fasciale e release miofasciale, le tecniche muscolari e miofasciali come lo stretching, rilasciamento, muscle energy, trattamento dei trigger points, optare per esercizi medici di reclutamento attivo come ad esempio, stabilizzazione, rinforzo muscolare, propriocezione, coordinazione motoria, equilibrio o dei programmi di esercizi posturali funzionali da effettuare a casa.

I risultati sono scientificamente dimostrati: la terapia manuale ha risultati neurofisiologici  che coinvolgono i tessuti periferici, spinali e corticali.  Tanto da migliorare effettivamente l’ambiente chimico e modulare la tensione dei tessuti con effetto de-sensibilizzante, riducendo così il livello di irritabilità e ipereccitabilità del sistema nervoso.

Per recuperare gli stimoli quotidiani, sentirsi e muoversi meglio occorre affidarsi a dei professionisti, lo studio a Catania del Dr Aloisio possiede tutti gli strumenti per garantirvi ottimi risultati, rimodulando l’esperienza sintomatologica in modo permanente.

 

Trattamento Trigger Point

I trigger points sono delle fasce dolorose estese sulla muscolatura in forte contrazione patologica. Il dolore molto spesso percepibile durante il contatto con la pressione manuale, è molto elevato e fastidioso focalizzato sul punto chiamato infatti ” trigger”.

Alcune delle possibili cause dei punti trigger potrebbero essere:

  • Eccessiva liberazione di ioni calcio
  • Condizione di costante stress
  • Ipertensione
  • Sforzo fisico
  • Iperstimolazione in ambito neurologico

Il trattamento Trigger Points se affidato a dei professionisti garantisce ottimi risultati: è una tecnica che si basa sulla compressione-ischemia-inibizione e deve prevedere una procedura è graduale e molto delicata poiché attraverso l’allungamento e l’accorciamento muscolare si va a ricercare il punto di inibizione. Per una accurata e professionale prestazione, i massaggi effettuati non devono provocare un estremo fastidio sul paziente.

Quali sono le controindicazioni della Terapia Manuale?

Ma attenzione la terapia manuale non è adattta a tutti: esistono una serie di controindicazioni da tenere presenti, tra cui alcune assolute come neoplasie, cauda equina, fratture e disturbi psicologici gravi o alcune relative come osteoporosi, danni neurologici e l’uso prolungato di corticosteroidi.

Ci sono tre modi per poter dire che la terapia manuale è efficace, tenendo conto dei suoi effetti biomeccanici, neurofisiologici e neuropsicologici.

Quando parliamo di cambiamenti biomeccanici ci riferiamo a quelli che causano un miglioramento nella limitazione della mobilità. Possiamo anche osservare cambiamenti nella gamma di movimento delle articolazioni.

Contiamo inoltre su un altro meccanismo di azione per il miglioramento del paziente quando si applica la Terapia Manuale: gli effetti neurofisiologici. Tra questi effetti il più importante è l’ipoalgesia locale (diminuzione della sensibilità al dolore) ma anche l’azione sul Sistema nervoso simpatico e parasimpatico (cambiamenti nel sistema nervoso simpatico: flusso sanguigno, temperatura, sudorazione …), la diminuzione della percezione del dolore nel sistema nervoso centrale a fronte di uno stimolo doloroso ripetuto, il cambiamento nei mediatori infiammatori periferici, e il miglioramento dell’esperienza dolorosa in diverse aree del SNC.

In fine, ci sono i cambiamenti neuropsicologici: miglioramenti dello stato emotivo conseguenti alla riduzione dei sintomi e la variazione positiva delle aspettative del paziente. La terapia manuale, per essere efficace, necessita dell’esercizio terapeutico. L’obiettivo principale è quello di mantenere e addirittura aumentare i benefici ottenuti con la Terapia Manuale durante il trattamento. Questi programmi di esercizio devono essere specifici, personalizzati e mirati a facilitare il movimento e ridurre o centralizzare i sintomi. Sono di tipi differenti, e tra questi troviamo automobilizzazioni articolari (che cercano di riprodurre ciò che il fisioterapista fa nella pratica clinica), esercizi di forza (con i loro diversi tipi) o i classici esercizi per lo stiramento dei muscoli.

Le prove scientifiche sono essenziali per capire cosa sia la fisioterapia contemporanea. Una buona definizione per questo concetto è: “informazioni provenienti dalla ricerca che devono essere trasformate dallo studio alla pratica clinica”. Pertanto, quando si applicano tecniche di fisioterapia (o di altri settori sanitari), queste non solo devono essere applicabili nel nostro paziente (ancora una volta dobbiamo determinare chi è un candidato per ciascuna di esse) ma devono avere una comprovata efficacia. Cerchiamo con una tecnica un effetto, e sapere cosa facciamo e perché lo facciamo. Questa prova scientifica deve essere combinata con la prova e l’esperienza clinica, per sviluppare un buon processo di ragionamento clinico e un intervento efficace sui nostri pazienti.